Radio Caroline fu la prima emittente radiofonica britannica pirata, fondata nel 1964 da Ronan O’Rahilly per aggirare il monopolio statale del settore, in mano alla BBC[1]. Sulla radio pubblica inglese, infatti, lo spazio riservato alla nuova musica beat e rock inglese era praticamente nullo: la programmazione ospitava solo artisti affermati delle grandi case discografiche, aveva rigidi limiti che imponevano di trasmettere le versioni originali dei brani (28 ore settimanali) per cui spesso ricorrevano a cover suonate dalle orchestre residenti, erano vietate le pubblicità e la programmazione era orientata ad una funzione pedagogica ed educativa del pubblico.
Sfruttando una lacuna normativa, O’Rahilly decise di aggirare il monopolio e lanciare la sua stazione radiofonica: nelle acque internazionali, infatti, l’unica legge a cui si era sottoposti era quella dello Stato in cui la nave veniva registrata. Fu così che O’Rahilly acquistò una nave (ribattezzata MV Caroline) e nel marzo del ’64 cominciò le trasmissioni.
La neonata Radio Caroline ottenne un grande successo: dopo pochi mesi superava i 7 milioni di ascoltatori. La musica trasmessa era quella della nuova scena inglese dei Beatles, dei Rolling Stones, dei Kinks, degli Who e di tanti altri, trasmessa ininterrottamente e nelle versioni originali, violando il copyright. Tuttavia le band non se la presero troppo: anche se nulla veniva loro corrisposto dalla radio, il ritorno pubblicitario e la spinta nella vendita dei dischi grazie ai passaggi radiofonici furono decisivi per far conoscere al pubblico la loro musica.
(fonte Wikipedia)